LA CHIUSURA DEL MESE DI MAGGIO – UN GRANDE RITORNO
Venerdì 31 maggio alle ore 21,00 presso il Santuario della Madonna del Sabato Santo – Chiesa Parrocchiale di Sant’Agnese – a Corropoli verrà celebrata la Santa Messa di chiusura del Mese di Maggio, la Celebrazione sarà preceduta dal Santo Rosario delle ore 20,30.
Durante la Celebrazione si potrà ascoltare l’Organo del Verati (1850) nella sua funzione liturgica, infatti la Santa Messa verrà animata attraverso le esecuzioni del M° Dino Cocchini.
Lo scorso 19 maggio la comunità corropolese ha potuto riascoltare l’Organo Verati in occasione di un bellissimo concerto di apertura della Rassegna Organistica Internazionale “Abruzzo Organ Festival” durante i festeggiamenti della Madonna del Sabato Santo. (vedi articolo: https://www.rosadimariaregina.it/corropoli-nel-cuore-il-concerto-del-19-maggio-2024/)
Tale evento segna un grande ritorno, poiché dopo moltissimo tempo, l’organo torna ad essere utilizzato nella Liturgia, proprio dal maestro che negli anni Ottanta e Novanta ha segnato la storia delle corali corropolesi e vibratiane (leggi in questo articolo: https://corropolifoto.blogspot.com/2021/09/coro.html?m=1)
Perché è importante l’uso dell’organo durante la Liturgia?
Citando alcuni documenti della Chiesa troviamo che:
Pio XI nella Costituzione apostolica “Divini cultus sanctitatem” del 20 dicembre 1928 afferma che “La Chiesa ha il suo strumento musicale tradizionale, l’organo, il quale, per la sua meravigliosa grandiosità e maestà, fu stimato degno di secondare i riti liturgici, sia accompagnando il canto, sia durante i silenzi del coro e secondo le prescrizioni della Chiesa, diffondendo armonie soavissime.”.
Inoltre col Concilio Vaticano II nella
Costituzione conciliare Sacrosanctum Concilium sulla sacra liturgia (1963) si prescrive: “Nella Chiesa latina si abbia in grande onore l’organo a canne, strumento musicale tradizionale, il cui suono è in grado di aggiungere un notevole splendore alle cerimonie della Chiesa, e di elevare potentemente gli animi a Dio e alle cose celesti. Altri strumenti, poi, si possono ammettere nel culto divino, a giudizio e con il consenso della competente autorità ecclesiastica territoriale, a norma degli articoli 22-2, 37 e 40, purché siano adatti all’uso sacro o vi si possano adattare, convengano alla dignità del tempio e favoriscano veramente l’edificazione dei fedeli.”
Insomma dopo le bellissime esperienze vissute nel Mese di Maggio di quest’anno non si poteva chiedere una conclusione migliore.
