LA CHIESETTA DE “LA MIRELLA”
Ancora oggi la Chiesetta della Madonna del Pianto o “De la Mirella” in zona “Pianagallo” del Comune di Corropoli (TE) si trova in stato di abbandono.
Un abbandono recuperabile, a nostro avviso, se si riesce a riparare, con una certa urgenza, il tetto, gli infissi e il porticato davanti all’ingresso.
Restaurata nel 1949, dalla Signora Anna Cantarelli in Flajani, ha un’origine antichissima che probabilmente risale agli albori del cristianesimo in Val Vibrata.
Nel secondo dopoguerra era utilizzata come regolare luogo di culto per i contadini delle campagne circostanti, infatti ogni Domenica un Padre Francescano vi celebrava la Santa Messa. Molti ricordano che le Celebrazioni Domenicali si sono susseguite addirittura fino agli anni Novanta attraverso la cura pastorale di Padre Claudio Testoni, il quale curava tutto il Bivio di Corropoli officiando presso la Chiesa di San Donato (vedi: https://corropolifoto.blogspot.com/2017/12/PadreClaudio.html)
In origine questa chiesetta è stata eretta dai resti di un precedente luogo di culto dedicato a San Pietro, Pieve nel X Secolo (996) secondo i documenti dei secc. VIII e XIII, in base al Diploma Imperiale di Ottone III, come attesta il Dott. Matteo Di Natale nel suo volume “Controguerra, le origini, la storia, le tradizioni” edito nel 2022. In antichità questa chiesa apparteneva al territorio di Controguerra, come il resto della Contrada.
Ancor prima della Pieve di San Pietro si suppone la presenza, sullo stesso sito, di resti di un antico luogo di culto, come evidenzia Umberto Pompilii nel Blog “Corropoli, come vivevamo, tra presente e passato remoto” https://corropolifoto.blogspot.com/2017/12/scavando-intorno-alla-chiesa.html?m=1
e anche dalle deduzioni sorte da recenti rilevazioni di Dino Pettinaro “I segreti del sottosuolo” https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0KgpSVHfbJA67Vq1wSLQLztYjU6tjy8WWkM5rS7bJgm25fVfEnzAwQHMdVWG5KaMhl&id=100085232255627 (Rilevazioni che potrebbero essere confermate dall’eventuale utilizzo del georadar).
Oggi trovandosi sui terreni di proprietà della famiglia Cantarelli, la sua condizione giuridica sarebbe simile a quella della Chiesetta di Santa Scolastica: luogo di culto pubblico in area privata.
Considerata tale situazione è fortemente auspicabile la redazione di un progetto di recupero/restauro di questa chiesetta ricca di tradizione, affinché possa essere nuovamente restituita alla collettività e alla memoria storica del nostro territorio.
